La voce è l’espressione più intima di quello che possiamo essere.
Ti accompagna per tutta la vita, è la prima cosa che senti appena nata quando vieni sculacciata ed è l’ultima quando dici addio al mondo.
É la prima cosa che ricordo e, purtroppo o per fortuna, anche i miei genitori: già a un anno e mezzo parlavo ininterrottamente.
Mi piaceva salire su una sedia e raccontare ai miei parenti una storia o una poesia che inventavo sul momento.
Fin da piccola adoravo cantare le sigle dei cartoni animati in giro per casa o con la migliore amica di chiunque sia nato tra gli anni ’80 e ’90: la TV.
Mi tele-trasportavo in questi mondi incredibili pieni di colori e di musica dove vivevo mille avventure straordinarie con i miei eroi preferiti.
Eh sì, possiamo dire che vivevo la mia vita come in un Musical 🙂
La voce cresce insieme a te, è una cartina tornasole di quello che sei e che scopri su di te.
Durante gli anni delle scuole medie inizio a prendere lezioni di canto: il mio momento preferito della settimana!
Ricordo la salettina della scuola di musica con lo stereo cromato e la melodia degli esercizi di riscaldamento vocale che mi divertivano sempre molto.
Poi, a 12 anni, la rivelazione (nella mia testa ci sono anche le trombe che suonano, ma per mettere questo effetto sul sito, ci stiamo lavorando)
La sera del mio primo saggio dovevo cantare, da sola, sul palco del Teatro Carcano “In the arms of an Angel” di Sarah McLachlan.
La stessa sensazione di essere in un posto meraviglioso ancora presente,
ma questa volta era il mondo a ritrovarsi nella mia dimensione.
Al buio ed in silenzio,
l’occhio di bue puntato addosso,
sentivo solo il cuore che batteva a mille.
La base inizia a suonare,
la paura di colpo scompare,
prendo un bel respiro e
inizio a cantare.
Era la prima volta che mi ascoltavo davvero, era come se avessi cominciato a conoscermi solo allora.
Un brivido sulla pelle intenso ed indescrivibile.
Per la prima volta mi sono percepita come una persona.
Una persona capace di avere dei sentimenti, di emozionarsi ed emozionare: ero lì, nell’attimo della vita.
Quella canzone sarebbe potuta durare all’infinito e l’avrei cantata per sempre : -)
Su quel palco, mi sentivo a casa.
A 14 anni arriva il liceo linguistico ed iniziano i dolori, la chiamano adolescenza ma per me è stata una gran sofferenza. Si deve crescere, gli alti e bassi delle tempeste ormonali ed il confronto con il mondo non sono affatto semplici a quell’età.
Ho faticato a scoprire la mia voce e ad accettarla.
Non è stato semplice,
non lo è mai e non lo è per nessuno.
Abbiamo la sensazione di dar fastidio, che la voce degli altri sia migliore della nostra e che in fondo non siamo così speciali o abbastanza interessanti da essere ascoltati.
In mezzo a quella che poi è la vita, il mio porto sicuro è sempre stata la mia creatività:
Ho cominciato a strimpellare pianoforte e chitarra, mi sono dedicata allo scrivere poesie, testi e canzoni per trovare la mia strada, la mia voce.
Ho cambiato diversi insegnanti di canto; per qualche tempo sono rimasta senza prendere lezioni ma non ho mai smesso di cantare.
Quello che gli altri vedevano solo come un hobby, per me, era la ricerca di chi fossi e di chi volevo diventare, era la certezza di avere un’alleata: la mia voce mi guidava dal profondo di me stessa.
Pochi anni dopo ho ritrovato questa alleanza in un artista che mi ha ispirato in modo particolare:
MIKA.
Non è stato il primo ovviamente (la mia fedeltà verso Michael Jackson e Freddy Mercury è indubbia), ma mi sono sentita legata a lui per il suo modo di vivere la musica e di crescerci attraverso.
Lo scoprii agli inizi della sua carriera e la sua storia è incredibile, un esempio di coraggio e perseveranza nell’esprimere se stessi.
Di origini libanesi, da piccolo si era trasferito con la famiglia a Londra per sfuggire alla guerra e qui, fin da subito, viene bullizzato perché diverso, omosessuale e balbuziente.
Nonostante tutto questo, trova il coraggio di scoprire la propria diversità, accettarla ed esprimerla tramite la musica e la sua voce.
Ho imparato l’importanza di accettarsi e seguire chi siamo, ognuno di noi è speciale, tu sei speciale a prescindere da quello che gli altri pensano di te.
Dopo il liceo, mi iscrivo all’Università perché sembrava la strada più sensata e la cosa giusta da fare.
Ma giusta per chi?
Non per me o almeno non per la mia voce.
La voce porta in sé il seme della fanciullezza anche quando cresci ed invecchi, non ha filtri e non è capace di mentire. È sempre fedele a sé stessa.
Durante gli anni dell’Università la mia voce si fa sentire sempre di più e decido che è arrivato il momento di seguirla.
Lavoro duro, studio intensamente e mi metto sotto per passare tutti gli esami il prima possibile. Contemporaneamente supero l’audizione per entrare in una delle accademie di Musical più prestigiose a Milano.
Ero a metà dell’opera e volevo portarla a termine.
Conseguo la laurea in quattro lingue alla facoltà di Scienze dei Beni Culturali dell’Università Statale di Milano (indirizzo cinema-musica-teatro) con il massimo dei voti nei tre anni canonici.
Subito dopo comincio la mia formazione di Musical Performer e mi do finalmente l’occasione di investire davvero sulla mia creatività.
…pensare che tutto era iniziato da piccolina, su una sedia più alta di me, davanti ai parenti.
Il percorso didattico dell’accademia dura due anni ma sono così intensi che è come se fossero almeno quattro. Mangiavo, bevevo, studiavo danza, recitazione e canto, dormivo poco e ricominciavo da capo.
E’ stata dura, ma sentivo di essere finalmente nel posto giusto.
Questa consapevolezza con il tempo mi ha aiutata a diventare la mia prima fan ed accettare gli errori come nuove opportunità per conoscermi meglio.
Come tutte le sfide, ci sono alti e bassi, momenti in cui tutto riesce in modo naturale e giornate dove gli ostacoli e le difficoltà sembrano insuperabili. Ma non demordi, rimani lì, insisti, perché la voce che hai scoperto e deciso di seguire è la prova che tu esisti, che tu vuoi esprimere te stesso.
In questi anni, scopro che la voce è un canale che unisce il mio mondo interiore con quello esterno.
Quando canto uso la mia voce per comunicare al mondo e quest’energia indescrivibile mi dà vita.
Interpretare mi dà vita
La voce mi fa sentire viva.
Voglio scoprire di più sulla voce in tutti i suoi aspetti, da quelli più intimi ed espressivi a quelli più meccanici e tecnici di riproduzione del suono.
Decido di seguire un percorso di Vocal Coaching e frequento la licenza didattica presso il VMS (Vocal Music System) sotto la direzione di Loretta Martinez. Conseguo il diploma di quinto livello in “Pop Theory” e la laurea triennale in “Modern Singing Teaching” presso la “West London University” di Londra.
In contemporanea, mi iscrivo al corso di recitazione d’arte drammatica presso l’associazione culturale di indagine sull'uomo “Scimmie Nude" di Milano che si concentra soprattutto sullo studio del comportamento umano, il suo modo di comunicare, muoversi, interagire e sentire.
In una parola: la Biomeccanica teatrale.
La voce mi accompagna lungo questo viaggio particolare durante il quale ho esplorato aspetti, scuole di pensiero, approcci e ambienti molto diversi gli uni dagli altri ma al contempo complementari.
Grazie a questo percorso poliedrico, studio e sostengo che la voce è:
LO STRUMENTO MUSICALE PER ECCELLENZA
Non esiste uno strumento-voce che sia uguale ad un altro.
Le tue corde vocali, il tuo corpo, i tuoi pensieri, le tue emozioni, i tuoi istinti, le tue sensazioni sono tutti i modi in cui
TU suoni il tuo potenziale verso il mondo.
La tua voce è il tuo corpo,
Il tuo corpo è la tua voce,
sei TU.
Essere se stessi,
accettarlo
ed esprimerlo al mondo attraverso la propria musica,
la propria voce.
La voce cresce insieme a te e al tuo corpo,
racchiude tutta la tua esperienza di vita ed esprime chi sei in quel preciso momento.
Oggi, continuo a fare questa ricerca in ogni aspetto della mia vita:
Con me stessa
leggendo e studiando, seguendo artisti, vocal coach, foniatri e fisioterapisti.
Con il mio pubblico
quando porto sul palco la mia voce e mi confronto con loro.
Con i miei allievi durante le lezioni,
grazie ai loro riscontri, alla loro voglia di mettersi in gioco e di seguire insieme a me un percorso che disegno sulla loro voce e il loro modo di vivere il mondo.
Sono Eleonora Travini e la mia voce sono io.
Vuoi saperne di più
sul Percorso
che costruiremo
su Misura per Te?
Clicca il link qui sotto e scoprirai tutto quello che c'è da sapere sul mio Approccio e di quello che faremo a Lezione.